Massimizzate le detrazioni irpef e ires per donazioni fatte in favore dell’emergenza Covid 19

Sono ammesse in detrazione e in deduzione le erogazioni liberali in denaro e in natura effettuate per finanziare interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus.
Con riferimento, infatti, alle erogazioni effettuate nel 2020, il decreto Cura Italia n. 18/2020 in fase di conversione in legge, concede a persone fisiche ed enti non commerciali una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, nel limite massimo di 30.000 euro.
Ai titolari di reddito d’impresa viene, invece, riconosciuta la totale deduzione delle erogazioni liberali dal reddito d’impresa e la deduzione ai fini IRAP nell’esercizio in cui vengono effettuate.

Tra le diverse misure fiscali, il decreto Cura Italia prevede anche incentivi fiscali per erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, l’art. 66 del D.L. n. 18/2020 ammette in detrazione/deduzione le erogazioni effettuate nel 2020, per finanziare interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria.
Persone fisiche ed enti non commerciali: detrazione al 30%
L’art. 66, comma 1, del decreto prevede che per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali, a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro finalizzate a finanziare interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%.
La detrazione spetta comunque nella misura massima di 30.000 euro.
Per quanto riguarda le modalità di effettuazione, le erogazioni in denaro devono essere effettuate con versamento postale o bonifico bancario o con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari, riportando il riferimento all’articolo 66 del D.L. n. 18/2020.
Per le erogazioni liberali effettuate tramite carta di credito è sufficiente la tenuta e l’esibizione, in caso di eventuale richiesta dell’Amministrazione finanziaria, dell’estratto conto della società che gestisce la carta.
La detrazione non spetta pertanto nel caso in cui l’erogazione venga effettuata in contanti.

Soggetti titolari di reddito d’impresa: deduzione integrale
Richiamando l’art. 27 della legge n. 133/1999, il decreto Cura Italia dispone l’integrale deduzione dal reddito d’impresa delle erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19, effettuate nel 2020 dai soggetti titolari di reddito d’impresa.
Inoltre, ai fini IRAP le erogazioni liberali sono deducibili nell’esercizio in cui sono effettuate.
Al fine di potere godere della deducibilità dal reddito di impresa della componente relativa all’erogazione liberale, è necessaria innanzitutto la sua corretta registrazione in contabilità supportata da tutta la documentazione di supporto come detto sopra.
Pertanto, è opportuno evidenziare che spetta al soggetto donante l’obbligo di acquisire una ricevuta da parte del soggetto beneficiario, contenente la descrizione analitica e dettagliata dei beni e del loro valore.
Nel caso di erogazioni liberali di beni in natura, il donante deve avere cura di acquisire – a comprova dell’effettività della donazione e della congruità del valore attribuito al bene oggetto della donazione in natura, in aggiunta alla documentazione attestante il valore normale, determinato attraverso listini, tariffari o mercuriali – la stima di un perito, anche una ricevuta da parte del donatario che contenga la descrizione analitica e dettagliata dei beni donati con l’indicazione dei relativi valori.
Per le erogazioni liberali effettuate in denaro, tramite sistemi di pagamento tracciabili tipo banca, ufficio postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari, sarà inoltre necessario conservare la documentazione attestante l’effettivo versamento (quale la contabile bancaria, l’estratto conto, il vaglia postale).